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28-29 settembre

Mostra di Spartaco Buti 

Spartaco Buti è nato nell’omonimo paese, nella provincia pisana, il 3 ottobre 1945, da una famiglia di umili origini, composta dai genitori e tre sorelle. Lui, il solo figlio maschio, cresce negli anni difficili del dopoguerra, per cui già all’età di tredici anni si dedica al lavoro e intraprende il mestiere di tutta la sua vita: il barbiere. Vive sempre a Buti, che spesso riproduce nei suoi quadri in varie epoche: la vecchia piazza Garibaldi attraversata dal Rio Magno e scorci del vecchio borgo.

 Qui si sposa con la compaesana Aureliana Benvenuti da cui ha due figlie: Monia e Alessandra.

L’interesse per la pittura, che poi diventerà passione viva, matura in lui intorno ai venticinque anni, quando rimane attratto dai quadri dell’amico pittore butese Giulio Bicchierini, che sceglie come maestro; è costui infatti a insegnargli le prime tecniche pittoriche e l’uso del colore.

La pittura per Spartaco diventa un passatempo, una gioia, dove sfida i suoi limiti, definendosi “un imbrattatele”. Cerca di imparare sempre da tutti e tutto, riuscendo ad esprimere sè stesso e a dare vita alle proprie sensazioni e alla propria libertà.

I suoi lavori hanno ad oggetto le nature morte ed i paesaggi dagli orizzonti lontani, di cui, soprattutto in età adulta, reinterpreta i colori, secondo la sua sensibilità e la sua visione molto gioiosa dell’esistenza. Così assistiamo al dominio di tinte dalle tonalità calde, quelle della sua terra nativa, dei monti e dei tramonti, ma dipinge anche il mare, di cui è sempre stato innamorato. Dalla pittura di Spartaco emergono i tratti del suo carattere semplice, spontaneo e solare; infatti pur mancando di tecnica, i suoi quadri esprimono del sentimento, certamente quell’amore verso le sue origini,  il suo paese e la bellezza della Natura, che soprattutto dopo la perdita della madre e successivamente della moglie, identifica nel Divino, rappresentandolo in alcuni quadri.

Spartaco muore improvvisamente il 9 febbraio 2019, lasciando ricordo di sé attraverso i suoi numerosi quadri regalati in vita ad amici e parenti.

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