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Cencio del palio di Buti 2020

"L'allegoria delle emozioni" di Giada Bernardini, Sabina Buti, Francesca Leporini

Sabina Buti, una delle tre pittrici dell'opera, commenta così l'opera: 

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Quest’anno, per la realizzazione del Cencio,  ci siamo ispirate all’emozioni. 

Tramite la loro straordinaria efficacia abbiamo cercato di raccontarle attraverso una sceneggiatura scientifica, ispirata alle scoperte delle scienze cognitive basate sui meccanismi e le dinamiche del cervello.

Abbiamo personificato le complesse e indiscusse protagoniste della vita di ognuno di noi, in personaggi sul nostro cencio. Si vuol raccontare  in modo originale, singolare e toccante, l’epopea emozionale che si produce nell’arena della nostra mente, mentre ci troviamo attori e spettatori sul grande palco di questo teatro chiamato Palio. L’aspetto rivoluzionario di questo cencio è quello di rendere le emozioni visibili e di rivelarci il loro significato profondo ed armonico, e l’importanza fondamentale del dialogo interiore da cui dipende l’equilibrio di tutte le cose. 

I due lottatori rappresentano la rabbia, la collera e l’ira.

La rabbia è una raffica di vento che spenge la lampada dell’intelligenza, ma è anche un’energia necessaria che ci risveglia dalla passività e ci prepara al combattimento. 

Fiero e forte, il cavallo è sicuramente uno degli animali più iconici e meravigliosi del regno animale. Con il suo incedere elegante ha uno sguardo dolcissimo e malinconico, capace di rapire i cuori di tutti gli uomini. Racchiude in sè nobiltà senza orgoglio, amicizia senza invidia e bellezza senza vanità. La grazia è intrecciata nei muscoli e la sua forza è indotta dalla sua innata gentilezza, serve senza servilismo, combatte senza inimicizie. In quel corpo scultoreo alberga un animo sincero e chi incrocia il suo sguardo si sente in pace.

La maternità rappresenta il desiderio, la gioia, la crescita e l’attesa, la preparazione fisica ed emotiva all’evento. 

E’ la metafora perfetta del tempo necessario per concepire un’idea, un progetto, un sogno, e portarli a compimento. 

Nel grembo della donna cresce, prende forma e inizia a concretizzarsi il vincitore del palio. Il tempo della gestazione è l’attesa necessaria affinché tutti i giochi possano essere svolti al meglio, finché non avverrà il fatidico parto e si rivelerà a noi il vincitore.

Sant’Antonio, dall’alto, rivestito da un’aurea dorata, sorveglia, sostiene e protegge tutti gli attori di questo teatro emozionale.

Realizzato col chiaro intento di oltrepassare il cliché dell’archetipo o dello stereotipo di genere, l’allegoria delle emozioni vuol essere un simbolo di armonia che porti equilibrio e produca un’interazione tra tutte le energie, tra tutti i concetti e metta in comunione gli opposti per fonderli in un legame dettato dall’eufonia.

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