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La vita nelle parole

CORSO DI TEORIA E PRATICA DELL'ARTE NARRATIVA

DA OTTOBRE 2018

OTTO LEZIONI DI SCRITTURA NARRATIVA TENUTE DA VINCENZO MARIA OREGGIA

Dinamiche e intenti

 

Ogni scrittore è innanzitutto un lettore. L’esercizio a migliorare le proprie capacità espressive passa attraverso l’amore per la lingua della grande letteratura. Attenzione alla parola, dunque, in primo luogo, allenandosi a riconoscere le singolarità stilistiche che rendono un testo letterario intensamente espressivo, ovvero capace di moltiplicare i suoi significati secondo modalità proprie all’arte narrativa.

Un lettore comune fa esperienza dello scarto tra semplice forma comunicativa ed espressività linguistica riassumendolo in giudizi quali mi piace, non mi piace, non mi ha interessato, mi sono annoiato. Obiettivo primario dei nostri incontri è quello di chiarire le ragioni linguistiche di questa approvazione o disapprovazione, trasformando il lettore comune, grazie a un esercizio di ascolto continuo del testo, in lettore creativo.

Comprendere, nello specifico delle scelte stilistiche, perché i classici della letteratura abbiano marcato così profondamente la nostra cultura e la nostra sensibilità, è momento cruciale verso un grado di attenzione alla lingua che ne rende possibile un impiego artisticamente maturo. Iniziando da colui che è forse il principale inauguratore della narrativa moderna, Flaubert, seguiremo un percorso che ci condurrà fino ai contemporanei, passando per grandi autori dai tratti anche diversissimi quali Joyce, Fitzgerald, Kafka, Cheever, Levi, Coetze e altri, di ognuno cogliendo la lezione e il segno specifico.    

All’analisi di pagine letterarie accosteremo quelle in cui scrittori e scrittrici del calibro della O’Connor, di Forster, Carver o David Lodge hanno riflettuto attorno al mestiere di scrivere.  

Dopo questa fase di minuziosa auscultazione, da autentici cacciatori di soluzioni linguistiche innovative, passeremo allo studio della ‘macrostruttura’ dell’opera narrativa - personaggi, ambiente, trama, dialoghi, suspense, tempo della narrazione -, illustrando le diverse possibili strategie compositive.

Nella parte finale del corso sarà dato spazio a una fase laboratoriale, in cui il docente offrirà ai partecipati spunti da seguire per creare pagine proprie che verranno discusse insieme al fine di migliorarne le caratteristiche espressive.

 

 

Svolgimento

 

Il corso - rivolto non solo ad aspiranti scrittori, ma a chiunque voglia affinare la propria sensibilità linguistica - si articola in otto appuntamenti, due a settimana, della durata di due ore ciascuno.    L’avvio è subordinato all’iscrizione di almeno otto partecipanti.  

INFO: vmoreggia@tiscali.it

Tel. +39 333 27 27 7439

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Vincenzo Maria Oreggia (Milano, 1966) ha frequentato negli anni Ottanta i primi corsi italiani di scrittura creativa di Giuseppe Pontiggia e quelli di poesia di Antonio Porta. Ha collaborato con storiche riviste di letteratura e teatro (Leggere, Linea d’ombra, Nuova Prosa, Hystrio, Sipario), con supplementi (Alias, Il Venerdì di Repubblica) e pagine culturali di quotidiani nazionali, nonché condotto corsi di scrittura e percorsi di riflessione attorno alla narrativa moderna e contemporanea presso strutture pubbliche e private. E’ autore di racconti, romanzi, raccolte poetiche, sceneggiature. Tra i suoi libri: Prossimi alla conclusione (1995), Bach tra gli elefanti (2005), Pesce d’aprile a Conakry (2010), Questa non è la mia patria (2013), Archivio di voci (2014), La misura degli anni (2017). Ha inoltre tradotto dal francese gli scritti del maestro sufi senegalese Serigne Babacar Mbow Il Servitore del Profeta (2010) e realizzato i cortometraggi Dal basso (2009) e Il miracolo del pane (2014).   

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